Hai mai notato che in alcuni film o in programmi televisivi, ci sono dei prodotti alquanto famigliari. Ad esempio in molti film è presente almeno una lattina o bottiglia di coca cola, in alcuni programmi televisivi troviamo una caffettiera con affianco le cialde di una determinata marca.
Questa visibilità del prodotto viene definita Product Placement, e oggi scoprirai una tecnica di pubblicitaria di grande impatto nella società.
Cosa significa Product Placement?
Che cos’è il product placement? Letteralmente il suo significato è quello di “collocamento del prodotto”.
Infatti questa forma di comunicazione prevede il posizionamento del prodotto all’interno del video in maniera naturale, come se quello fosse realmente il suo posto, in questo modo il brand è semplicemente visibile.
Non è una cosa a cui prestiamo molta attenzione, perché ci sembra che il prodotto sia totalmente parte della scena, e non abbiamo la percezione che il brand ci stia vendendo il prodotto.
Solitamente questo tipo di comunicazione si trova all’interno di film, fiction, videoclip musicali e reality show.
Una forma di pubblicità come tante altre, a suo modo utile per dare risalto a prodotti o servizi grazie a una forza particolare, che la rende una soluzione molto efficace.
Questione di punti di vista
Generalmente è una tecnica dai costi un po’ più consistenti rispetto alle altre modalità di promozioni standard, perché si distingue per efficacia e visibilità.
La differenza, infatti, si vede nel contesto in cui il prodotto viene inserito: Siamo abituati a vederlo nella solita pausa pubblicitaria, mentre questa volta è visibile all’interno della narrazione in maniera non marcata come advertising.
Il fatto di vederlo in un contesto naturale, lo spettatore è parzialmente inconsapevole delle intenzioni nascoste rispetto alla sua presenza.
Tutto avviene in modo non esplicito: chi guarda il video non si aspetta di essere sottoposto alla visione di un prodotto particolare e non classifica quel messaggio, da quella fonte, come messaggio di natura commerciale.
È quindi un processo di comunicazione diverso, visto che in una pubblicità standard, conosci l’intenzione della sua presenza. All’interno di un contesto cinematografico o video o reality lo si vede, lo si sente nominare, ma viene venduto con intenzioni nascoste
Nel posto giusto al momento giusto
È chiaro che il product placement è strettamente legato al processo narrativo e alla struttura stessa del video, diventandone una componente.
Il prodotto può, infatti, apparire in due modi:
- In maniera attiva: il prodotto è utilizzato dai personaggi e la sua presenza è particolarmente evidente
- In maniera passiva: il prodotto è collocato in maniera meno centrale e svolge la funzione di elemento di scena.
In ogni caso, l’obiettivo sarà sempre quello di integrarsi nella narrazione senza risultare forzato o modificando il valore né esplicitare il messaggio promozionale.
Il Product placement, si divide ulteriormente in:
- Screen placement: il brand è riconoscibile ed è in primo piano.
- Script placement: il brand è solo citato dai personaggi e si integra con il discorso del video.
- Plot placement: il prodotto è parte della trama e ha un impatto maggiore.
Un esempio è quello di Netflix che, nella sua serie tv Stranger Things ha inserito diversi nomi di brand, generando un impatto molto positivo sulle vendite di quelle aziende.
Altri brand invece sono diventati simboli che si associano facilmente a film o personaggi, è il caso dell’Aston Martini e del Martini che si legano facilmente ai film di James Bond.
Non si può negare quindi: l’inserimento del giusto prodotto nel contesto adatto e rivolto al giusto target può apportare tanti benefici al brand avvistato furtivamente.
Non puoi mica cambiare canale come faresti con uno spot tradizionale, giusto?
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